Con il termine di comproprietà o comunione nel diritto civile intendiamo la situazione nella quale una proprietà (o comunque un diritto reale) spettano in comune a più persone.
in merito possiamo distinguere diversi tipi di comunione:
- comunione volontaria che dipende dalla volontà dei partecipanti;
- comunione incidentale che invece non deriva dalla volontà dei partecipanti, come ad esempio nel caso di comproprietà derivante da un'eredità;
- comunione forzosa, ossia quella a cui non ci si può sottrarre, come il condominio degli edifici.
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Tra le tipologie di comunione più note c'è quella del condominio, nota alla maggior parte degli italiani. Il condominio si ha negli edifici che sono composti da più alloggi appartenenti a proprietari diversi, con ogni alloggio di proprietà di una sola persona alla quale spettano tutti i benefici e gli oneri.
Il suolo e le parti destinate all'uso comune, come per esempio il cortile, le scale, l'ascensore, l'ingresso e la tettoia, sono invece in comproprietà forzosa fra i condomini, secondo le quote proporzionali prestabilite alle dimensioni di ogni singolo alloggio. Queste quote di comproprietà, vengono indicate e suddivise in millesimi.